CLUB ALPINO ITALIANO

Sezione di Voghera


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Strada delle 52 gallerie
(Pasubio)
Fortificazioni di Monte Sperone
(Val di Ledro)
19 e 20 settembre 2015



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Sabato 19/09Partenza da Voghera alle 06:00 alla volta di Rovereto. Si esce al casello di Rovereto sud, si attraversa la città seguendo le indicazioni per la Vallarsa e la si risale fino al Pian delle Fugazze. Si prosegue in direzione di Schio sino alla località Col Verde dove si imbocca a sx la stretta rotabile(attenzione!) che sale al Passo Xomo con l'omonimo Rifugio. Oltre il rifugio si risale brevemente fino al parcheggio dove grandi pannelli guidano all'ingresso del percorso. Frequenti didascalie illustrano lo straordinario tracciato dell'ardita strada di arroccamento che conduce al Rifugio Achille Papa alle Porte del Pasubio, dove pranziamo.
Nel pomeriggio, tramite la Strada degli Scarrubi, si ritorna al Passo Xomo e da lì ridiscendiamo in Vallarsa ad Anghebeni ove si cena e pernotta.

Domenica 20/09
Da Anghebeni a Rovereto e si prosegue su statale a Riva del Garda fino a Biacesa di Ledro con comodo parcheggio in centro paese. Su mulattiera si sale alla chiesetta di S. Giovanni e al vicino bivacco Arcioni, da dove parte un sentiero in parte facilmente attrezzato che tra gallerie e trincee ci conduce in vetta al monte Sperone, facente parte della punta più meridionale del fronte austroungarico.
Ridiscesi a Biacesa ci concediamo una sosta ristoratrice, per ripartire alla volta di Storo, percorrendo per intero la Val di Ledro e proseguire fino a Brescia est sulla statale 45.
Ovviamente a Ponte Caffaro sosta obbligata per rifornirsi di ineguagliabile bagòss....

Strada delle 52 gallerie
Difficoltà:E
Dislivelli:
Bocchetta di Campiglia 1.216 m.
Porte del Pasubio 1.934 m.
Tempi: ore 3 circa
La strada è lunga 6.555 m. di cui 2.335 m. sono in galleria (lunghe dai 10 agli 80 m.)
Indispensabile: torcia o lampada frontale
Fortemente consigliato: casco

Fortificazioni di Rocca Sperone
Difficoltà: E fino al Bivacco Arcioni
EE alla cima
Dislivelli:
Biacesa 421 m.
Cima Rocca 1.090 m.
Tempi: 3.30 ore circa
Indispensabile: torcia o lampada frontale
Fortemente consigliato: casco

Viaggio in auto: a/r km. 580; costo 580x0.25 = 145 e + pedaggio 26, totale euro 171

Note
Abbigliamento consigliato : da trekking primaverile ‘a cipolla’, indumenti ed attrezzature idonee in caso di maltempo e freddo (Kway o giacca vento, copri zaino, ricambi, copricapo) nonostante la modesta quota.

Attrezzatura: scarponcini con suola tipo Vibram, bastoncini, casco, torcia o lampada frontale.

Assicurazione obbligatoria x non : Euro 14 Soci
Diritti di segreteria: Soci euro 4; non soci 6.

Iscrizione entro venerdì 11 settembre

Un po' di storia
La strada delle 52 gallerie, detta anche della I° Armata, fu costruita a tempo di record dal febbraio al novembre del 1917 dalla 33° Compagnia Minatori del 5° reggimento del Genio. A capo della Compagnia fu designato il Ten. Giuseppe Zappa, successivamente rimpiazzato dal Cap. Corrado Picone. La straordinaria opera si rese necessaria per far affluire in sicurezza al Pasubio salmerie e carriaggi, in quanto la più comoda Strada degli Scarubbi, accessibile anche ai mezzi motorizzati, era sottoposta al tiro dell'artiglieria austriaca. Con una pendenza media del 12% e una larghezza minima di 2,5 m., la strada saliva con soluzioni arditissime e geniali i 620 m. di dislivello tra la Bocchetta Campiglia e le Porte del Pasubio (ora rifugio A. Papa), superando canaloni, guglie e creste. Nei torrioni soprastanti le gallerie 19 e 20, per guadagnare rapidamente quota, la Strada sale a spirale, avvitandosi su se stessa come un cavatappi. In questo modo, ingenti truppe, armi e viveri affluirono per rifornire l'enorme cittadella militare che era venuta formandosi a ridosso del Dente Italiano, chiamata in gergo “el Milanin”. La punta del Lago di Garda e le cime a nord della Val di Ledro, una volta abbandonato volontariamente dagli austriaci il solco vallivo ed averne evacuato le popolazioni in territori più interni, divenne il punto più meridionale della linea del fronte Asburgico. Nell'aprile 1916 i Finanzieri e gli Alpini, provenendo dall'alto bresciano, conquistarono con ingenti perdite la Cima Capi del Monte Sperone, venendo tuttavia ricacciati dopo pochi giorni. Successivamente l'avamposto italiano si consolidò al Trincerone di San Giovanni, ove si trova l'attuale chiesa, a 30 metri di distanza dalle linee nemiche. La soprastante Cima Rocca divenne un baluardo austriaco inespugnabile, avendone perforato e armato con pozzi e gallerie l'incombente parete sud che non fu mai conquistata.

Buone regole di comportamento
-leggi attentamente il foglio gita e valuta le tue capacità fisiche;
-attieniti alle istruzioni del capogita;
-sii puntuale agli orari;
-non sopravanzare il conduttore di gita;
-non abbandonare il gruppo o il sentiero;
-non ti attardare per futili motivi;
-coopera al mantenimento dello spirito di gruppo ed alla sua compattezza;
-rispetta l’ambiente, non abbandonare rifiuti, non cogliere vegetali, non produrre inutili rumori molesti.
-Grazie per la collaborazione.

Gli organizzatori si riservano di apportare
modifiche anche in corso d’opera in base al
tempo, difficoltà, logistica etc….