Il Nuovo Bidecalogo

INTRODUZIONE

Conoscere, frequentare, preservare le montagne e difenderne l’ambiente sono i predicati su cui si fonda l’identità del Sodalizio che fin dalla sua fondazione nel 1863, si è proposto il compito di diffondere la conoscenza e l’interesse per i territori montani (Alpi, Prealpi, Appennini e catene montuose delle Isole), riconoscendo la loro importanza sia per i valori scientifici custoditi nei suoi molteplici ambienti naturali, sia per i valori culturali e storici espressi dal suo paesaggio e dalle testimonianze antropiche connesse.
Il Club Alpino Italiano vuole quindi rappresentare l’esempio di come sia possibile avvicinarsi alla montagna e viverne le bellezze senza in alcun modo degradarne il significato, assumendo comportamenti improntati secondo un inscindibile criterio etico-ambientale: protezione dell’ecosistema montano, sviluppo sostenibile e mantenimento di condizioni conformi alla natura e al significato dell’attività stessa dell’Associazione.
Per questo il CAI intende essere parte attiva ai vari livelli nelle procedure amministrative che riguardano le politiche di tutela ambientale e paesaggistica e di sostegno alle iniziative economiche che contrastino lo spopolamento della montagna.
Non bisogna inoltre adattare l’ambiente della montagna alle esigenze dei singoli e della Associazione, bensì adattare queste ultime alle realtà ambientali della montagna, ai suoi abitanti, alla cultura e alle tradizioni locali.
Pertanto l’attività del CAI, dagli Organi Centrali ai Gruppi regionali, dalle Sezioni ai singoli Soci, sarà impostata coerentemente con il compito di tutela dell’ambiente montano e del paesaggio, secondo i principi contenuti nel Documento.