CLUB ALPINO ITALIANO

Sezione di Voghera


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Valle Ossona Da Villaromagnano a Costa Vescovato (Al)

domenica 14 Gennaio 2018



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Domanda di partecipazione

Dislivello: mt 150
Tempo di percorrenza:andata ritorno e sosta pranzo 5 ore
Difficoltà: T - E
Ritrovo: 8,45 Casteggio, parcheggio Carrefour 9,00 Voghera, presso la Sezione.
Partenza: 8,55 da Casteggio - 9,10 da Voghera
Viaggio: in autobus
Inizio escursione: 10,00
Pranzo: in agriturismo
Ora indicativa fine escursione: 16,00-17,00

Escursione proposta da:
Faccin Francesco 3386000251
Giorgio Gulminelli 3280282244
con gli altri Accompagnatori di A.G.

Descrizione dell’itinerario
Punto di partenza
Villaromagnano, a 150 m s.l.m.,è un comune di circa 755 abitanti situato in Piemonte, in provincia di Alessandria a pochi km. da Tortona. Le origini del borgo sono molto antiche ma non si hanno dati certi sulla sua fondazione. L'economia di Villaromagnano è legata principalmente all'agricoltura ed all'allevamento. La ciclabile che andremo a percorrere, prima pianeggiante e poi con lieve salita, collega Villaromagnano e Costa Vescovato a Castellania, borgo che ha dato i natali al campione del ciclismo Fausto Coppi (vi ha sede la casa-museo e il mausoleo dove riposano Fausto e suo fratello Serse). La ciclabile corre parallela alla strada provinciale. Da Villaromagnano, nella bassa valle Ossona, attraversando più volte il torrente sopra caratteristici ponti in legno ad arco, si inerpica tra le colline ricoperte di vigneti quali il barbera e il timorasso, per poi giungere nella parte terminale del nostro percorso a Costa Vescovato (300 m. slm). La nostra meta è rappresentata da una fattoria gestita dalla Cooperativa “Valli Unite”. Dopo la visita guidata della fattoria didattica, è prevista un momento di ristoro a base di prodotti della medesima Cooperativa agricola.
Il percorso di ritorno prevede il passaggio dal piccolo paese di Montale Celli percorrendo una strada bianca che transita sulla costa tra i vigneti con vista sulla valle dell’Ossona. Al termine della strada, nella parte terminale verso valle, attraversiamo il piccolo borgo di Rampina per poi ritrovarci, a poche centinaia di metri, sulla pista ciclabile al punto di partenza e termine dell’escursione.

LA STORIA DELLA FATTORIA
Negli anni ’70 i soci fondatori, Ottavio, Enrico e Cesare, decisero di sfidare la sorte scommettendo sull’allevamento. In effetti in quell’epoca nessuno più si dedicava a questa pratica, tra l’altro i tre giovani decisero di gestire un alpeggio in montagna, ancora più rischioso, dato i tempi. Nasce così la Valli Unite. Nasce dalla voglia di sovvertire il sistema, quel sistema che costringeva a lasciare la propria terra, lasciarla incolta, senza cura. È la cura il senso della propria alimentazione, del luogo dove si vive, delle proprie idee e delle persone che popolano questa terra. Una storia, un progetto, uno stile di vita basato sulla condivisione in un ambiente ancestrale dove il bosco è ancora dominante. Un ecosistema in armonia con la natura modificato dalla mano umana solo dove strettamente necessario.Valli Unite è 100 ettari di terra condotta con il metodo biologico dal 1981. Gestita con il metodo cooperativo cerca di applicare un’economia alternativa per un mondo migliore. Nata quasi quaranta anni fa dall’idea di tre ragazzi di famiglie di tradizione contadina, innamorati della propria terra e del loro lavoro. Alla ricerca di un modo nuovo per continuare ad essere contadini alla maniera antica, in un mondo moderno in cui sempre più gente andava a vivere in città e a lavorare in fabbrica. Cominciarono mettendo insieme le vigne e costruendo una stalla per avere concime organico per ingrassare campi e vigne. Tutto come una volta, ma con sempre più convinzione che il biologico fosse una base di partenza per una ricerca verso la la riduzione dell’impatto sulla natura. Oggi la cooperativa è un nucleo di 30 persone che vive di agricoltura ove l’allevamento e la viticoltura sono i settori trainanti, affiancati dalla produzione di cereali da mangime e per alimentazione umana (grano, farro ed orzo) trasformati in farine, dall’apicoltura e vendita di miele e dalla produzione di salumi con carni suine e la vendita di carne bovine di razza piemontese. Un’azienda contadina multifunzionale e moderna, dove i saperi antichi si mischiano con le tecniche innovative. Da anni l’economia ruota intorno alla cascina grazie allo spaccio, per la vendita diretta, e all’attività agrituristica costituita dal ristorante con cibi della tradizione e da tre mini appartamenti che permettono di vivere il clima cooperativo. Un agri-campeggio completa l’ospitalità.

Note
Abbigliamento consigliato: da trekking, indumenti ed attrezzature idonee in caso di maltempo e freddo (Kway o giacca vento, copri zaino, ricambi, copricapo e guanti).
Attrezzatura: scarponcini con suola tipo Vibram.
QUOTE DI PARTECIPAZIONE
SOCI: Giovani euro 20, Adulti euro 22, Non Soci Giovani: euro 27 (ass. obbl. euro 7) Non Soci Adulti: euro 33 (Assicurazione obbligatoria euro 7 + diritti segreteria euro 4) comprensive di viaggio in pullman, visita guidata della fattoria e ristoro.

Iscrizioni: presso i proponenti entro mercoledì 10 gennaio.

Buone regole di comportamento
-leggi attentamente il foglio gita e valuta le tue capacità fisiche;
- attieniti alle istruzioni del capogita;
- sii puntuale agli orari;
- non sopravanzare il conduttore di gita;
- non abbandonare il gruppo o il sentiero;
- non ti attardare per futili motivi;
- coopera al mantenimento dello spirito di gruppo ed alla sua compattezza;
- rispetta l’ambiente, non abbandonare rifiuti, non cogliere vegetali, non produrre inutili rumori molesti.
- Grazie per la collaborazione.