CLUB ALPINO ITALIANO

Sezione di Voghera


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Punta Vallettaz Monte Emilius
(Alpi Graie - Val d’Aosta)
26-27 agosto 2017



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Punta Vallettaz ( 3.090 m.) – Monte Emilius (3.559 m.)

Si segnala la possibilità, nella seconda giornata, di sostare al rifugio Arbolle o di effettuare solo parzialmente l’escursione al monte Emilius.

Dislivello: sabato 800 m, domenica 1.050 m.
Tempo di cammino:sabato 8 h; domenica 8 h 30
Difficoltà: sabato EEA; domenica EE
Ritrovo: ore 6.50 presso la Sezione
Partenza: ore 7 (viaggio con mezzi propri)
Percorso: autostrada A21-A26-A4/5, uscita Aosta Est; statale verso Aosta seguendo le indicazioni x Pila; poco prima di Pila, si lasciano le auto (sulla sx, parcheggio della seggiovia).
Pranzo: al sacco. Acqua scarsa, fare buona scorta.
Spese viaggio per auto: Voghera/Pila a/r km. 440 X 0,25 = e 110 + autostrada
Iscrizioni: i posti sono limitati. Contattare sin d’ora i proponenti, con versamento della caparra di euro 15
Gli organizzatori si riservano di apportare eventuali modifiche al programma qualora si rendessero necessarie.

Escursione proposta da:
Paolo Biserni 0383 93002
Enrico Lombardo 366 4089767
Francesco Faccin 338 6000251

Descrizione
Da sud-est di Aosta un sistema di montagne aspre e rocciose incombe sulla bassa e media valle della Dora. Si tratta di cime non eccessivamente alte e prive di veri apparati glaciali. Proprio qui però è la maggior riserva di wilderness della “Vallée”. Incuneati tra il fondovalle della Dora, la valle di Cogne e il Gran Paradiso, la zona sciistica di Pila e la valle di Champorcher, il massiccio della Tersiva, del Glacier, dell’Avic e dell’Emilius sono un mondo di contrasti. Soprattutto l’Emilius, vicinissimo ad Aosta su cui incombe con una selvaggia parete nord innevata fino all’inizio dell’estate, costituito da rocce metamorfiche rossastre che gli conferiscono un aspetto quasi marziano, è circondato da angoli di natura selvaggia con solitarie combe difficilmente percorribili ricche di laghi e dall’aspetto aspro ma con un sapore mediterraneo, insolito per la Valle d’Aosta, a causa di un’abbondante insolazione e della scarsa piovosità. La nostra escursione di 2 giorni ci permetterà di esplorare parte di questa wilderness: il primo giorno affacciandoci sul solitario vallone di Comboè dove si trova il rifugio Arbolle dopo aver percorso con una via ferrata l’aerea cresta e la vetta della Punta Vallettaz, una delle cime che circondano l’Emilius; il secondo giorno risalendo la comba di Arbolle fino alla vetta del “Re” di queste montagne.

L’itinerario
- Sabato 26 agosto: Punta Vallettaz Scesi dalla seggiovia si imbocca la sterrata a dx e la si percorre fino ad incontrare una traccia che a sn sale (attenzione, rari segnali gialli, frecce e bolli col numero 22). Per prati e poi rocce, ci si inerpica fino a raggiungere il colle posto a 2815 (notevole panorama). Si prosegue verso sn lungo un ripido pendio erboso e si raggiunge l’attacco della ferrata (facile/poco difficile). Colpo d’occhio impressionante ma la progressione, opportunamente corredata di cavi e scalini, risulta facile e divertente e dalla cima il panorama è a 360° (magnifica veduta del vallone di Comboè e M. Emilius). Purtroppo la discesa è molto impegnativa, in gran parte su sfasciumi talora instabili e con ripidi pendii, fino al colle di Chamolé. Dal Colle, da dove, seguendo il sentiero di dx, si arriva brevemente al rifugio di Arbolle (2510 m).

Domenica 27 agosto Monte Emilius
Dal rifugio, lungo il sentiero che percorre la dx idrografica del torrente, si risale il vallone traversando dei ruscelli secondari e tralasciando il sentiero per il colle di Garin. Si sale ad un costone morenico e si continua in un ampio vallone di detriti, talora con neve, che si segue fino a raggiungere il Lago Gelato (2956 m). Dopo un tratto ripido si obliqua a sx per salire la ripida e faticosa pietraia che porta al Colle dei Cappuccini, caratterizzato da tre spuntoni rocciosi, alla base della cresta sud dell’Emilius. Si sale ora sul crinale di sfasciumi e grossi blocchi ; dove il pendio diventa più ripido ci si sposta un po a sx e si sale evitando i salti di roccia della parete est fino alla vetta (3559 m), straordinario belvedere sull’intera Valle. Il rientro avviene per la via di salita sino al Colle di Chamolé da qui in 15 minuti circa si raggiunge la stazione a monte della seggiovia per Pila.

Abbigliamento: Da trekking d’alta montagna (possibilità di vento e rapidi abbassamentidi temperatura), da non dimenticare giacca a vento, guanti e copricapo + sacco lenzuolo per il rifugio.

Attrezzatura: Indispensabile set da ferrata con imbraco, fettucce e moschettoni, casco e guanti.
Per i non Soci: euro 22 (7 ass. obbligatoria + 4 dir. Segr. X 2 gg)

REGOLE DI COMPORTAMENTO
leggi attentamente il foglio gita e valuta le tue capacità fisiche. Ogni accompagnato si ritiene in grado di superare agevolmente le difficoltà proprie dell’attività come indicate nel presente volantino;
ogni accompagnato ha l’obbligo di comportarsi in modo diligente e prudente nonché di adeguare il suo comportamento alle indicazioni del capogita e dei suoi collaboratori. Il reiterato rifiuto di ottemperare alle direttive del capogita comporta l’esclusione immediata dall’attività. A seguito dell’esclusione dell’accompagnato il capogita e tutti gli altri soggetti responsabili non rispondono dei danni subiti o cagionati ad altri dall’escluso;
sii puntuale agli orari;
non sopravanzare il conduttore di gita;
non abbandonare il gruppo o il sentiero;
non ti attardare per futili motivi;
coopera al mantenimento dello spirito di gruppo ed alla sua compattezza;
rispetta l’ambiente, non abbandonare rifiuti, non cogliere vegetali, non produrre inutili rumori molesti.

Legenda Difficoltà
EE = Escursionismo esperti.
EEA = Escursionismo per esperti, percorso attrezzato (indispensabile passo sicuro, resistenza, assenza di vertigini).