CLUB ALPINO ITALIANO

Sezione di Voghera


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ANELLO RIFUGIO PAGARÌ

"MICROBIRRIFICIO"

23-24 Luglio 2016



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Zona: San Giacono (CN) - Valle Gesso - Alpi Marittime

DIFFICOLTÀ: EE / ALP
dislivello in salita 1° giorno: 1450 m
dislivello in salita 2° giorno: 395 m
dislivello in discesa 2° giorno: 1835 m
quota più alta (m): 2785 slm Passo dei Ghiacciai
Tempo di cammino effettivo:
1° giorno: 5 ore
2° giorno: 7 ore

Pranzo: al sacco 1° e 2° giorno
Cena: c/o Rifugio. Su richiesta cena vegana.
Possibilità di degustare la "Birra Pagarina" prodotta in loco.
Colazione: c/o Rifugio con prodotti prettamente biologici

Ritrovo: ore 6:50 presso sede C.A.I
Partenza: ore 7:00
Viaggio con mezzi propri
Distanza: km 208
Tempo di percorrenza: 3h15’+ sosta

Costo escursione
- Diritti di segreteria: € 4,00/gg per i non soci;
- Assicurazione non soci: € 7,00/gg
- Costo totale viaggio in auto: € 131,40 (208 x 2 x 0,25)+(13,70 x 2) fonte ViaMichelin
- Mezzapensione in rifugio € 39,00 soci CAI

Indicazioni stradali:
Uscire da Voghera e prendere l'autostrada A21/E70 in direzione AL/To Uscire ad Asti Est e proseguire su SS231/E74 in direzione Cuneo (A33) da Cuneo si procede per Borgo San Dalmazzo. All'uscita da Borgo, si imbocca la Valle Gesso, che si risale fino all'abitato di Valdieri, oltre il quale la direzione è quella di Entracque. Prima di giungervi, si svolta a destra, seguendo la strada per San Giacomo.

Al rifugio: cucina naturale e casalinga (dall’antipasto al dolce, passando per il pane, in buona parte utilizzando prodotti certificati BIO – cucina
prevalentemente vegetariana – Su richiesta cucina per Vegani o Celiaci. Essendo un microbirrificio è possibile degustare la birra prodotta in loco denominata "Birra Pagarina", e per poterla gustare bisogna... conquistarsela con circa 5 ore di cammino.

Descrizione itinerario 1° giorno:
La salita al rifugio è lunga ma su facile mulattiera senza particolari difficoltà. Durante il sentiero, rispettando un po’ di silenzio, buone probabilità di
avvistamenti di camosci, marmotte e stambecchi. A San Giacomo ha origine una rotabile asfaltata, con accesso permesso solo a piedi, che sale alle ex Palazzine di Caccia del re, 1250 metri (10 min.). La rotabile dopo le palazzine diviene sterrata, per risalire il Vallone di Monte Colomb. Con ampi tornanti si giunge al Gias dell'Aiera, 1345 m (25 min.), ove si oltrepassa su ponte il torrente. Con larghe svolte si risale la costola che conduce al dosso di quota 1405 m (35 min.), ove termina il bosco e si lascia in alto alla propria sinistra una baita. Passato un piccolo rivo, si scende al verde pianoro di Prà del
Rasour, 1395 m (40 min.). Atraversato l'intero piano erboso, si giunge al Gias Sottano del Vei del Bouc, 1435 m (1 ora), con palina, Qui termina anche la strada sterrata. Si continua per serpentine, dapprima molto ampie, poi più fitte e più ripide. Il sentiero termina in prossimità di un grosso mucchio di pietre ben accatastate, sul quale è issato un imponente pennacchio. A poche decine di metri, su un piccolo promontorio roccioso e dominato verso O dall'imponente parete NE della Maledia, sorge il Rifugio Federici Marchesini al Pagarì, 2627 m (5 ore.; diff. E) circondato da un piccolo orto botanico.

Descrizione itinerario 2° giorno:
Dal rifugio Pagarì si scende per imboccare sulla sinistra il sentiero indicato da palina, in direzione lago Bianco del Gelàs e Bivacco Moncalieri. Si segue il sentierino per tre piccoli avvallamenti fino ad incontrare una evidente frana, lunga una quindicina di metri Si continuano a seguire i segnavia in vernice
rossa su piccolo sentiero, fino a lasciare il sentierino ed iniziare a salire drasticamente seguendo le tacche rosse tra erba e detriti, per circa 30 minuti, fino ad incontrare un primo lago e poi un secondo, (Laghi Bianchi del Gelas) sul quale sono accumulate le rovine del vecchio rifugio Moncalieri travolto da valanga. Seguendo una traccia su sfasciumi si giunge al bivacco Moncalieri 2700 m. in posizione dominante sulla conca del lago bianco. Per facili sentieri si conquista il filo di cresta largo circa 2 m. ed abbastanza esposto (sconsigliato a chi soffre di vertigini) e si sale fino al cosiddetto passaggio dei Ghiacciai del Gelas 2785 m. evidenziato da bendierine/preghiere tibetane. Si scende ora diagonalmente un ripido pendio tra mobili detriti e
quindi orizzontalmente si attraversano le lingue nevose che scendono dal Ghiacciaio nord del Gelas 2700 m. ramponi e picozza possono risultare indispensabili soprattutto ad inizio stagione, si raggiunge così poco sotto la morena, presso un grande masso i ruderi di Pera De Fener (bel punto panoramico) 2700 m. Un agile sentiero, non sempre evidente (ometti) porta ora al rifugio Soria Ellena 1840 m. (5 ore) e quindi con facile mulattiere si
giunge a San Giacomo (2 ore)

Abbigliamento:
Abbigliamento comodo da escursionismo a cipolla, Kway antipioggia, borraccia, occhiali da sole, crema solare, bastoncini, scarponi da trekking con suola ben scolpita. Ramponi per il ritorno dal Lago Gelas (possibilità di richiesta in loco-secondo disponibilità e misure)
Sul percorso non è possibile rifornirsi di acqua.
Per la permanenza in rifugio sacco letto, pila.

Iscrizione in Sede entro venerdì 1 luglio (posti limitati per disponibilità rifugio) con versamento caparra € 20,00

REGOLE DI COMPORTAMENTO
leggi attentamente il foglio gita e valuta le tue capacità fisiche. Ogni accompagnato si ritiene in grado di superare agevolmente le difficoltà proprie dell’attività come indicate nel presente volantino; ogni accompagnato ha l’obbligo di comportarsi in modo diligente e prudente nonché di adeguare il suo comportamento alle indicazioni del capogita e dei suoi collaboratori. Il reiterato rifiuto di ottemperare alle direttive del capogita comporta l’esclusione immediata dall’attività. A seguito dell’esclusione dell’accompagnato il capogita e tutti gli altri soggetti responsabili non rispondono dei danni subiti o cagionati ad altri dall’escluso;
sii puntuale agli orari;
non sopravanzare il conduttore di gita;
non abbandonare il gruppo o il sentiero;
non ti attardare per futili motivi;
coopera al mantenimento dello spirito di gruppo ed alla sua compattezza;
rispetta l’ambiente, non abbandonare rifiuti, non cogliere vegetali, non produrre inutili rumori molesti.