CLUB ALPINO ITALIANO

Sezione di Voghera


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Dolomiti di Brenta

28-31 luglio 2016



Scarica il volantino in formato PDF

Termine iscrizioni venerdì 15 luglio 2016

Favoloso itinerario escursionistico nel cuore di uno dei più singolari gruppi montuosi dell’intero arco alpino, situato in provincia di Trento nel Parco
Naturale Adamello-Brenta.

Difficoltà: EE/EEA (escursionistico/ esperti/ attrezzato)
Ritrovo: giovedì 28 luglio h 7.15 presso sede CAI
Partenza: ore 7,30
Viaggio con mezzi propri. Percorso di avvicinamento:
Autostrada A21 Voghera/Brescia, uscita Brescia est/tangenziale seguendo indicazioni Madonna di Campiglio/lago d’Idro/Val Rendena/Pinzolo.Arrivo a Pinzolo (Trento) h11.00

Costi
Auto:km.260x2x0,25= €130+bigl. autostradale € 22
Mezza pensione di venerdì al Rifugio Alimonta € 49
Non soci CAI: 12 € diritti segreteria - 26€ assicurazione
Soggiorno all’Hotel Tosa a Sant’Antonio Mavignola
notte di giovedi: B&B €45 a persona in camera doppia.
notte di sabato: M/P € 60 a persona in camera doppia.
Da aggiungere costo parcheggio auto per 2 gg e costi di risalita con funivia del Grostè.

Abbigliamento: adatto alle escursioni in alta quota, a strati, ricambi vari, pantaloni lunghi e corti, giacca a vento, cuffia, guanti, berrettino

Attrezzatura: scarponi con membrana Gore-Tex e suola scolpita, zaino 50 lt, borraccia, bastoncini, occhiali da sole.: Per le vie ferrate :Casco, imbrago e
Kit da ferrata

Regolamento: leggi attentamente il foglio gita e valuta le tue capacità fisiche. Ogni accompagnato si ritiene in grado di superare agevolmente le difficoltà proprie delle attività, come indicato nel presente volantino. Ogni accompagnato ha l’obbligo di comportarsi in modo diligente e prudente nonché di adeguare il suo comportamento alle indicazioni del capogita. Il reiterato rifiuto di ottemperare alle direttive del capo gita comporta l’esclusione immediata dell’attività. A seguito dell’esclusione dell’accompagnato, il capo gita e tutti gli altri soggetti responsabili non rispondono dei danni subiti o cagionati a altri dall’escluso.
-Sii puntuale sugli orari-non sopravanzare il conduttore di gita-non abbandonare il gruppo e il sentiero-non ti attardare per futili motivi-coopera al mantenimento dello spirito di gruppo e alla sua compattezza.
-Rispetta l’ambiente-non abbandonare rifiuti, noncogliere vegetali, non produrre inutili rumori molesti.

Escursione proposta da:
Enrico Lombardo 366 4089767
Paolo Biserni 331 4416606
Francesco Faccin 338 6000251

Percorrendo con il proprio mezzo di trasporto la S.S. 239 di Campiglio, provenendo da Pinzolo in direzione Passo Campo Carlo Magno, quasi al culmine della salita, nel punto in cui la strada offre la possibilità di sostare, ci si troverà di fronte a uno spettacolo straordinario: un insieme di monumentali torri
e campanili rocciosi, creste frastagliate, scivoli di pietre e sassi, frammenti di neve e ghiaccio, che costituiscono il magnifico gruppo delle Dolomiti di Brenta.

Programma delle escursioni

giovedì 28 luglio
Arrivo a Pinzolo (TN), viene proposta una visita alla cittadina situata alla testata della Val Rendena, punto di partenza per varie escursioni, prima fra tutte la Val Genova, (la porta dell’Adamello), che presenta nel suo primo tratto le suggestive cascate di Nardis (salto d’acqua di oltre 100 mt.).
Cena in un tipico agriturismo e pernottamento all’Hotel Tosa.

Venerdì 29 luglio
Trasferimento in auto a Madonna di Campiglio alla partenza della funivia Grostè, poi: Grostè-rif. Tuckett-rif.Brenteirifugio Alimonta (pernottamento)
Tempo di percorrenza 6h 30’ difficoltà EE
La funivia del Grostè permette di salire ai 2438 mt. del rif. Stoppani, da qui si cammina prima in piano attraversando l’altipiano carsico del Grostè fino a una balza rocciosa, quindi si scende per un breve tratto nel selvaggio terreno franoso sotto la cima del Grostè. Il sentiero scende ora fino ai piedi del Torrione di Vallesinella, poi con una leggera risalita si raggiunge il rif. Tuckett (mt.2272) e il suo grandioso paesaggio (cima Brenta, 3150 mt.). Pranzo al sacco o al rifugio. Si riprende la marcia imboccando il sentiero 328 che alla “Sella del Fridolin” incrocia il 318 (sent. Bogani) e, attraverso un paesaggio tipicamente dolomitico, condurrà al Rif.. Brentei (2182 mt) (percorrenza 2h ca.) Storico rifugio, gestito per 30 anni dal mitico Bruno Detassis, il “custode del Brenta”, il “Brentei domina la Valle del Brenta, al cospetto del Crozzon di Brenta e all’omonima“Bocchetta”. Qui si prende fiato per concludere in bellezza l’escursione di giornata., immettendosi sul 323, quel lunghissimo sentiero che proviene dal fondovalle e risale tutta la Val Brenta,
partendo da S.Antonio Mavignola e concludersi nell’incomparabile paesaggio del rifugio Alimonta.(2580 mt.)
In alternativa, dal “Tuckett all’Alimonta” viene proposto “il sentiero Sosat” una via in parte attrezzata, che offre panorami unici sul massiccio del Brenta. Dal sentiero che porta alla “Bocca di Tuckett” si deve imboccare il sent. 305b che si stacca sulla ds. e sale poi per gradini rocciosi fino ad aprirsi con un panorama mozzafiato sul sottostante rifugio Brentei. Scesi prima con una scala perpendicolare, e poi per balze rocciose attrezzate sul
vallone dell’omonimo rifugio, si risale “all’Alimonta”. (tempo di percorrenza 3h )

Sabato 30 luglio
Itinerario 1
Il primo tratto di discesa è comune a quello dell’andata, si ripassa dal “Brentei” e, giunti alla “Sella del Fridolin,” si prosegue con il sentiero 318 fino al rifugio Casinei 1850 mt..Ora , prendendo il 317b, si giunge alla Malga Vallesinella di sopra, da dove origina il suggestivo “sentiero delle Cascate Alte di Vallesinella che, attraverso ponti , laghetti e cascate porta al rifugio omonimo. Da
qui una navetta conduce a Madonna di Campiglio in località Palù. Per ritornare a piedi al Groste conviene invece percorrere il sentiero alto che parte appena sopra il rifugio Vallesinella, incrocia il sentiero dell’Imperatrice, passa sopra a Madonna di Campiglio e conduce a riprendere le auto. Tempo di percorrenza 6h
Variante,
”Il sentiero delle Bocchette Centrali”. (via ferrata, 3h) Dal rifugio Alimonta in 1h di ripida salita, spesso innevata, (utili i ramponcini) si arriva alla Bocca delle Armi (2749 mt.), dopo il valico si va a ds. salendo con l’aiuto di scale a una stretta schiena rocciosa da cui si passa facilmente alla grande cengia orizzontale detta “la cengia delle cenge!” uno spettacolo unico! Al termine di questa, dopo alcuni stretti passaggi, si giunge a un pulpito di roccia
ove appare improvvisamente il “Campanile basso” (guglia di Brenta, 2874 mt.), un’emozione incredibile! Il sentiero scende quindi per gradini di roccia e con l’aiuto della buona attrezzatura si scende in arrampicata a una stretta cengia che attraversa obliquamente la parete occidentale della cima Brenta Alta. Infine tramite una scala verticale, si conclude la via delle Bocchette, scendendo sui detriti poco sotto la Bocca di Brenta.
Da qui si cammina per circa 1h, superando un balzo roccioso attrezzato e arrivando al rifugio Brentei ove ci si ricongiunge all’itinerario n°1.

Domenica 31 luglio
Pinzolo-Rifugio XII Apostoli- P.sso XII Apostoli-Val di Sacco-Alpe Movlina-P.sso Bregn de l’OrsRifugio Pra Rodont-PinzoloTempo percorrenza 6h30’ diff.EE. dislivello 700 mt. Dall’hotel Tosa ci si trasferisce in auto a Pinzolo. Qui si parcheggia nel grande piazzale antistante la funivia.Ci si porta in quota con telecabina Pra-Rodont e seggiovia Doss del Sabbion fino a mt.2100. L’escursione inizia con una discesa piuttosto lunga sino al p.sso Bregn de l’Ors (1836
mt.), si prosegue in piano aggirando a N “la Pala dei mughi” fino all’imbocco della Val di Nardis giungendo alla conca circondata da pareti rocciose.
Guardando verso l’alto, incastonato fra le rocce si scorge la sagoma del rifugio XII Apostoli, il più meridionale del Gruppo delle Dolomiti di Brenta intolato a Carlo e Giuseppe Garbari, alpinisti, fotografi e patrioti trentini. Qui inizia l’attacco vero e proprio della salita. Si sale alla cosidetta
“Scala Santa”, ripido pendio fra i pini mughi, si supera un breve tratto attrezzato per portarsi sotto le pareti meridionali della Cima di Nardis, attraversando quindi una distesa di detriti, si giunge ad affrontare alcuni balzi rocciosi, calanchi e lastre levigate fino all’avvistamento del sospirato rifugio! (mt.2487). Un deserto di pietra circonda la piccola ma incomparabile struttura posta sul ciglio di un terrazzo roccioso sulla Val di Nardis, da dove la vista spazia sulle lontane cime del gruppo Adamello-Presanella , alle più vicine cima Tosa, cima D’Agola e D’Ambiez. Suggestiva la cappella
scavata nella roccia poco lontana dal rifugio dedicata ai Caduti della montagna. L’tinerario prosegue atrraversando la conca di Pratofiorito fino al p.sso XII Apostoli (mt.2620). Qui si imbocca la Val di Sacco, scendendo per un immenso ghiaione al di sotto delle dodici formazioni rocciose che si immaginano come monaci in preghiera. (da qui “i XII Apostoli”). Si giunge quindi al bivacco dei cacciatori, si aggira l’Alpe Movlina, arrivando al p.sso Bregn de l’Ors (mt.1800), già percorso nella via dell’andata, si tratta ora di risalire fino a riprendere l’impianto del Doss del Sabbion (2100 mt.), oppure più semplicemente, ma allungando il tempo di percorrenza, scendere fino a intercettare il tratto intermedio della teleferica che riporta a Pinzolo (Pra Rodont).