CLUB ALPINO ITALIANO

Sezione di Voghera


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Escursione
Toirano - San Pietro ai Monti (SV)
12 febbraio 2012



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Difficoltà: E alcuni tratti EE
Percorso: in parte ad anello
partenza a quota m. 45
Dislivello: m. + 843
Altitudine massima arrivo: m. 895
Tempi indicativi cammino effettivo ore 3.25
durata gita : circa ore 8.00
Sosta colazione:(secondo meteo) ore 1.00

Ritrovo/ Partenza: dal Comando Vigili Urbani di Voghera. ore 7.00
Viaggio: mezzi propri in auto
Inizio escursione ore 9.30
Fine escursione ore 17.30
Acqua: non disponibile sul percorso, provvedere.
Copertura telefonica buona TIM 90%.

Al termine escursione, per coloro che vogliono trattenersi, visita al museo Etnografico durata prevista circa 0.45’. Al termine birretta in compagnia in piazza

Percorso automobilistico:

Voghera- Casei Gerola. A7 Tortona– raccordo A26 - Voltri A10 direzione XXmiglia, uscita Borghetto S.S.
A destra per Toirano. Attraversato, sempre sulla provinciale, il paese in direzione Grotte di Toirano, poco prima di uscire dall’abitato svoltare a dx per parcheggio a 30 metri tra palazzine.

Descrizione tecnica
Gita di media difficoltà con un breve tratto impegnativo su roccette che può diventare pericoloso soprattutto se bagnato. Il primo tratto del sentiero si svolge in ambiente di oliveto e sale molto ripido e sconnesso . Si entra successivamente in un vallone con un bel bosco di lecci, frassini e carpini. Qui troviamo il tratto impegnativo su roccette al cospetto di spettacolari falesie dolomitiche. Giunti ad un tratto piano di ambiente mediterraneo un tempo coltivato, si inizia il ripido sentiero di sassi ben tracciato che conduce alla cima. Percorso quest’ultimo tratto comune anche per il ritorno, al piano prativo si trova il sentiero che prospiciente al mare si svolge in discesa ripida in ambiente impervio selvaggio e roccioso sino a Toirano. Il vecchio ponte medievale consente di attraversare il Torrente Varatella e tramite il budello centrale del borgo raggiungere il parcheggio.

Note storico ambientali
Toirano
Dall’età preistorica alle antiche popolazioni liguri le testimonianze del passato di Toirano si susseguono sino al periodo romano e bizantino quando in questo luogo esisteva un centro fortificato denominato “Castrum Baractelìa”.
In epoca medioevale il territorio dell’intera vallata era gestito dall’importante monastero benedettino di San Pietro al Monte, che dipendeva dal Vescovo di Albenga. Sarà nel 1385 che Toirano, assieme ad altri territori appartenuti alla chiesa, passerà alla Repubblica di Genova, che da quel momento sino al periodo napoleonico eserciterà la propria signoria sul luogo. La Val Varatella fu inoltre scenario di cruenti episodi della Battaglia di Loano (1795) per poi passare dopo il 1814 nella nuova organizzazione del Regno di Sardegna.
Toirano ha conservato buona parte dell’assetto medioevale del centro storico, le antiche borgate di “Barescione”, “Dari”, “Crociata”, “Braida” e infine la frazione panoramica di Carpe, aggiuntasi al paese agli inizi del ‘900. Di particolare interesse storico lo è l’antica “Certosa” posta a nord del centro abitato: i Certosini subentrati ai Benedettini nel 1315, trasferirono la sede dell’Abbazia dal Monte San Pietro a fondo valle dove costruirono il complesso monastico ancora visibile, di cui spicca il campanile e la chiesa dedicata in origine in San Pietro in Vincoli. .
La realtà economica del paese conserva ancora oggi l’impronta rurale che per secoli ha caratterizzato l’economia della valle.
Il Museo Etnografico della Val Varatella è allestito dal 1997 nelle cinquecentesche scuderie del Palazzo D'Aste poi dei Marchesi Del Carretto. L’esposizione raccoglie collezioni di diverso genere attinenti ai mestieri agricoli, artigianali e alle attività domestiche praticati anticamente nella Val Varatella.
Abbazia San Pietro in Varatella-
A novecento metri di altitudine, tra le montagne del Giogo di Toirano, si può ancora vedere quel che resta dell’antichissimo complesso monastico di San Pietro, uno dei più noti ed organizzati centri religiosi della Liguria nel Medioevo, oggi modesto edificio reso magnifico dalla straordinaria posizione, su un riposante pianoro erboso circondato dalle pareti verticali del monte Ravinet. .
Secondo una tradizione dovuta a un anonimo cronista del Trecento, questo monastero fu fondato da San Pietro. In realtà sorse nel periodo carolingio ad opera dei Benedettini e lo stesso Carlo Magno dotò il monastero di vasti possedimenti tanto da trasformarlo in un vero e proprio feudo ecclesiastico. Nel periodo di massimo splendore, la sua area di influenza, non solo spirituale, si estendeva su Borgio, Calizzano, Bardineto, la Val Neva, Garessio e parte della costa di Albenga. I Benedettini contribuirono alla prosperità economica del monastero e del possedimento fino alla prima metà del XIV. Al loro posto subentrarono poi i Certosini che vi restarono fino alla fine del XV secolo per poi abbandonare definitivamente il monastero. All’interno dell’edificio religioso, purtroppo non visitabile, é conservato un affresco cinquecentesco, recentemente restaurato, che ritrae al centro San Pietro in Cattedra

Note
Attrezzatura:
Utili i bastoncini, borraccia capiente,

Abbigliamento:
adeguato da trekking invernale ‘a cipolla’ e con obbligo di scarponi con suola scolpita indumenti ed attrezzature idonee in caso di maltempo e freddo (Kway o giacca vento, pantaloni pesanti e maglione, copri zaino, ricambi, cuffia e guanti) seppur a quota modesta e in riviera, il clima potrebbe essere rigido.

Assicurazione obbligatoria
Non Soci Euro 5
da versare all’iscrizione in Sezione entro venerdì precedente.

Legenda Difficoltà:
T = Percorso Facile
E = Escursionismo, Attrezzatura e preparazione adeguata.
EE = Escursionismo esperti, preparazione fisica e tecnica
EEA = Escursionismo Esperti, itinerario attrezzato

Buone regole di comportamento:
- leggi attentamente il foglio di gita e valuta le tue capacità fisiche per sostenere l’impegno.
- attieniti alle istruzioni del capogita.
- sii puntuale agli orari prefissati.
- non sopravanzare il conduttore di gita.
- non abbandonare il gruppo o il sentiero,
- non ti attardare per futili motivi.
- coopera al mantenimento dello spirito di gruppo ed alla sua compattezza.
- rispetta l’ambiente in cui ti trovi, non abbandonare rifiuti, non cogliere vegetali, non produrre inutili rumori molesti.
Grazie per la tua collaborazione