CLUB ALPINO ITALIANO

Sezione di Voghera


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Rifugio Q. Sella – m. 2.640
Monviso – m. 3.841


23 - 24 agosto 2008


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Difficoltà: E al rifugio; PD: passaggi di I e II grado alla vetta.
Dislivello: +650 al rifugio; +1.200 dal rifugio alla vetta.
Quota partenza: 2.020 m. (Pian del Re)
Tempo di salita: 3 h al rifugio; 5 h dal rifugio alla vetta.
Ritorno: per la via di salita.
Pranzo: al rifugio / al sacco
Viaggio: mezzi propri.
Ritrovo - partenza: ore 10 di sabato 23 al Comando Vigili Urbani di Voghera (retro della ex caserma di Cavalleria).

POSTI LIMITATI

Accesso stradale: A21 x Torino, tangenziale uscita x Pinerolo, indi Cavour, Barge, Paesana e Crissolo. Da Crissolo si prosegue per 8 km. fino a Pian del Re, m. 2.020 ove inizia l’escursione.

Descrizione dell’itinerario

Dal Pian del Re (2020 m) si segue l'it. 5.4 per il Monte Viso fino al Colle del Viso (2650 m, ore 2,20). Passando a monte del Lago Grande di Viso (a sinistra si stacca l'it. 5.5 per il Viso Mozzo), in leggera discesa si raggiunge in breve il Rifugio Quintino Sella (2640 m, ore 2,30).
Dal rifugio si segue (verso sud) la mulattiera (segn. V24 e GTA) che scende presso la sponda meridionale del Lago Grande di Viso fino a un bivio(ometto e scritte). Si continua a destra lungo il sentiero che, oltre un tratto pianeggiante e coperto di pietrame, s'inerpica a serpentine poi taglia lungamente a sinistra (sud) in lenta salita fino ad una preziosa fontanella (c. 2700 m), per contornare lo speroncino roccioso basale in corrispondenza della verticale di quota 3080 m. Il sentiero sale ora ripido a lato della conoide pietrosa sottostante il canalone delle Sagnette (esposto a cadute di massi), poi, a 2800 m, svolta a destra (frecce rosse) alla base della parete orientale di quota 3080 m.
Poco oltre il sentiero si sdoppia: entrambi i tronchi in breve raggiungono l'attacco della Via delle Guide (c. 2850 m). Qui iniziano le difficoltà. Si segue la piccola cengia ascendente verso sinistra, attrezzata con due lunghi spezzoni di catene fin verso quota 2920 m (II-, esposto). Oltre questo tratto riappare la traccia segnalata che s'inoltra sulla ripida sponda rocciosa alla sinistra orografica del canalone delle Sagnette (percorso solo in alcuni casi per abbreviare la discesa), quindi raggiunge lo spartiacque Po-Varàita intagliato dal passo delle Sagnette (2991 m, I, ore 1,15).
Si prosegue sul sentiero che inizialmente scende (x 50 m) verso il vallone delle Forciolline, poi, con ampio semicerchio verso sinistra (NO), effettua un traversone pianeggiante verso la testata del vallone (grandi massi) dove si perde (ometti di pietre). Poco oltre il sentiero riappare e si porta alla base dell'antica e vistosa morena frontale del Ghiacciaio di Viso, che supera centralmente uscendo nei pressi di un grande segnale di pietre (3130 m).
Si percorre, sulla destra (verso nord), la sinistra orografica della conca glaciale (tracce) fino alla base della rossastra parete Sud del Monte Viso, ove si piega a destra (presso quota 3229 m ) per salire un canale di massi rotti lasciando a sinistra il Bivacco Lino Andreotti, il cui uso è riservato esclusivamente ai casi di emergenza (3270 m, 45 minuti). Da questo punto le difficoltà riprendono e si fanno più continue. Raggiunto in breve il residuo del Ghiacciaio Sella, si sale sul bordo sinistro di pietrame (con neve utili i ramponi e la piccozza) fin dove appare sulla parete un'evidente cengia ( 3365 m). Si attacca la complessa parete Sud del Viso lungo l'ondulata cengia, che verso sinistra porta alla base di una cascatella (3385 m); qui si svolta a destra (frequenti le cadute di pietre) e, per roccette (I), si sale una rampa-canale con piccoli ripiani, prima a destra, poi a sinistra, fino a scavalcare a quota 3445 m (circa all'altezza della Punta Sella) una crestina rocciosa tra due canali di detriti (I+). Superata la zona più esposta a cadute di pietre, si prosegue la salita oltrepassando un passaggio obbligato formato da una spaccatura-camino (c. 8 m, chiodo alla base, II-), poi, oltre questo punto, si continua fino ad una larga cengia a circa metà parete che porta ad un sicuro punto di sosta, la Sala da Pranzo. Continuando sempre verticalmente, dapprima lungo una crestina, poi su roccette e spaccature (I/II-), si arriva presso la rossastra guglia detta il Duomo di Milano (3500 m) dalla quale, seguendo la segnaletica, per roccette formanti un dosso si giunge ad un sicuro punto di sosta alla base di una paretina di roccia rossastra (I+, chiodo). Evitata sulla destra la paretina, per una spaccatura si arriva presso la placca nevosa (ad inizio stagione) detta Triangolo o Ferro da Stiro oltre la quale (chiodo di assicurazione) si guadagna un comodo terrazzo (I+). Alla quota di 3730 m si scala, con divertente arrampicata su roccia salda, una spaccatura quasi verticale incisa da alcuni piccoli camini (I Fornelli 20 m, II), poi, oltre questo tratto obbligato, si passa a destra e alla base del gendarme Testa d'Aquila (3800 m) che spicca sulla spalla sudest dove, a quota 3770 m, ha inizio la Traversata della Est, che verso destra (traccia) porta sul tratto terminale della cresta Est (I, chiodi per eventuale protezione). Da questo punto (3790 m), procedendo verso sinistra sulle rocce gradinate del canalino tra le due creste, si raggiunge la croce di ferro della cima Nordest del Monte Viso (3841 m, ore 2,15).

Note

L’escursione si effettuerà solo con condizioni meteo favorevoli.
Difficoltà: E per il rifugio;
PD alla vetta (passaggi di I – II grado)


Attrezzatura:
Scarponi, bastoncini per il rifugio.
Piccozza, ramponi, imbracatura, casco x la vetta. Sacco lenzuolo x pernottamento.

Abbigliamento: da trekking di media - alta quota (da non dimenticare giacca a vento, guanti, copricapo, occhiali, creme solari).

Assicurazione
Soci Cai Euro 3
Non soci Euro 6
Caparra (per il rifugio) Euro 8

da versarsi in Sezione contestualmente all’iscrizione entro venerdì 1° Agosto.