CLUB ALPINO ITALIANO

Sezione di Voghera


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9 novembre 2008


I Forti di Genova


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Difficoltà: E - Escursionismo
Dislivello in salita: 400 m. circa
Tempo di percorrenza: 5 h - 5h 30 m
Quota di partenza: 289 m.
Quota piu’ elevata: 650 m.
Colazione al sacco
Viaggio: in treno FFSS
Ritrovo: ore 7.00 alla biglietteria della Stazione di Voghera. Partenza per Genova alle 7,16 con treno regionale 1713.
Con l’autobus 34 da Genova Principe si raggiunge Largo della Zecca ove parte la funicolare per Righi. Dal piazzale d’arrivo ha inizio l’escursione.

E’ un percorso ad anello molto interessante e panoramico. L’andata si svolge sul lato che guarda la Val Bisagno, sul tracciato dell’acquedotto di Val Noci. Il ritorno si effettua in gran parte sul panoramico spartiacque fra Bisagno e Polcevera.
Ritorno: Funicolare, autobus x Genova Principe, partenza da Genova con treno
Reg. 17,45 arrivo Voghera 18.44

Bibliografia: I monti di Genova di Andrea Parodi.

Descrizione dell’itinerario

Dal piazzale di Righi, m. 289, si scende per un breve tratto su asfalto in direzione nord, poi si prende a sx una carrareccia sbarrata(segnavia X rossa e rombo rosso) che sale in diagonale fiancheggiando le mura del Forte Castellaccio (ampia vista sulla Val Bisagno, Genova, Promontorio di Portofino). La stradetta contorna un bastione e diventa asfaltata. Subito dopo si lascia a sx l’asfalto x proseguire a dx su una diramazione sterrata che procede quasi in piano costeggiando a valle le mura (qui si apre la vista sui forti Sperone e Puin). Si sale lungo un sentiero e si raggiunge nuovamente l’asfalto che si segue verso dx in salita, lasciando in alto a sx il Forte Sperone. La stradetta asfaltata taglia fra pini radi il versante che guarda la Val Bisagno fino ad un bivio a quota 400. Qui si abbandona l’asfalto e si prosegue su un’ampia mulattiera pressoché in piano (acquedotto di Val Noci). La mulattiera taglia il pendio di erba e rocce che guarda la Val Bisagno, superando alcuni boschetti di pini anneriti dagli incendi. Guardando in basso si scorgono i binari della ferrovia Genova-Casella; davanti a noi i monti Bano, Alpesisa e Candelozzo; a destra si scorgono il lunghissimo Forte Ratti, il Monte Fasce coi suoi ripetitori, la città di Genova e il mare.
Superato un crinale secondario, compare davanti a noi il Forte Diamante. L’ampia mulattiera prosegue in piano fra i pini ed entra nella valletta sotto il Colle del Diamante. Si passa a valle di un’area attrezzata con tavoli e panche e, giunti sul fondo della valletta, si attraversa un canale in cemento per continuare in piano fra i pini. Si giunge ad un bivio a quota 396, a breve distanza dal valico di Trensasco (bar-trattoria).
Al bivio si prende a sx il sentiero segnalato con tre punti rossi che sale sullo spartiacque fra Bisagno e Polcevera. Il sentiero s’inerpica lungo la cresta erbosa e raggiunge il caratteristico Forte Diamante (m. 650, vista panoramica). Si segue la vecchia strada lastricata che scende verso sud con numerosi tornanti e si arriva al Colle del Diamante (555 m.). Sempre in direzione sud si continua lungo la sterrata sul panoramicissimo spartiacque. Giunti ad una sella si prende a sx un sentierino che porta in breve al Forte Puin (m. 507, il piu’ piccolo dei forti genovesi). Contornando il forte ad oriente si giunge sulla strada d’accesso. La si abbandona subito dopo in corrispondenza di un tornante, per prendere a sx una mulattiera scalinata che scende ripida sul lato della Val Bisagno, il cosiddetto Sentiero delle Farfalle, attrezzato con pannelli che illustrano le caratteristiche dei lepidotteri della zona. Arrivati ad un bivio si va a dx, fra erba, rocce e radi pini. Si supera l’Osteria delle Baracche per ricongiungersi, poco dopo, al percorso dell’andata, che si segue a ritroso fino al Righi.

Note

Attrezzatura: Scarponcini, bastoncini, kway,guanti,copricapo.

Difficoltà: E

Assicurazione obbligatoria:
Soci CAI € 1,50
Non Soci CAI € 3
da versare contestualmente all'iscrizione da effettuarsi entro il venerdì sera precedente